Nel tempo, ben cinque sono state le sedi sociali  dell’Adria, e tutte ubicate nell’attuale zona Sacchetta. Ricordiamole: 
		    
		  Posizione delle prime 4 sedi storiche - cliccare sull'immagine per ingrandirla 
		  
		      Come prima sede venne utilizzata una vecchia chiatta, già adibita al trasporto del  carbone (Bulk Amerika), ormeggiata in Sacchetta e gentilmente concessa dal  Lloyd Austriaco (poi Triestino), che venne dai soci adattata a ricovero  imbarcazioni, remi e spogliatoio.
   
		      Il 10/7/1881 venne inaugurata la nuova sede dell’Adria, edificio questo in  muratura (costruito con i contributi dei soci), localizzabile nell’area poi  occupata dalla stazione ferroviaria di Campo Marzio, che a quel tempo era  lambita su un lato dal mare. All’inaugurazione parteciparono autorità civili,  militari e le società consorelle Argo, Eintracht, Hansa e Pliade, presenti con  le loro imbarcazioni e dirigenti.   
	                      cliccare sull'immagine per ingrandirla
  
		      A seguito della costruzione della Stazione di Campo Marzio e dell’interramento  dell’attuale Riva Ottaviano Augusto, la nuova sede dell’Adria trovò  collocazione sul Molo Santa Teresa (nei pressi della Lanterna), su un’area di  circa 300 mq., adiacente alla sede del Rowing Club Triestino (attuale  Canottieri Trieste). I fondi per la costruzione vennero reperiti tra i soci,  attraverso donazioni e sottoscrizioni di obbligazioni infruttifere estinguibili  in 15 anni. L’inaugurazione ebbe luogo il 25/5/1902, con autorizzazione per i  soci di fare bagno nelle acque della Sacchetta!   cliccare sull'immagine per ingrandirla
  
		      
		        La destinazione da parte del Comando della Marina Militare Austriaca del Molo  Santa Teresa a scopi militari comportò dopo pochi anni l’abbandono della sede  in muratura, non prima d’aver deliberato la costruzione di un galleggiante,  analogamente a quanto fatto da Eintracht, Adriaco, Unione Ginnastica e Rowing  Club Triestino. 
		          
		          Richiesta ai soci di erogazione liberale per l'acquisto del nuovo galleggiante cliccare sull'immagine per ingrandirla 
		        La costruzione venne affidata al Cantiere d’Este  di Capodistria ed il 10/5/1915 venne aperta la nuova sede sul galleggiante  attraccato al Molo Sartorio. 
		          cliccare sull'immagine per ingrandirla 
		       Nel 1922 la sede venne danneggiata da un incendio  per fortuna limitato. Nel 1926 causa una mareggiata di eccezionale violenza il  galleggiante affonda, con grave pericolo per il custode. Lo spirito di  sacrificio dei soci consente di salvare gran parte del parco natante.  
		        cliccare sull'immagine per ingrandirla 
		      Il  galleggiante venne riparato al Cantiere Caliterna di Muggia ed i fondi vennero  reperiti organizzando un gran ballo mascherato nel palazzo Dreher (attuale  Palazzo della Borsa), attraverso oblazioni ed un prestito bancario garantito  dal patrimonio del Presidente E. Krauseneck. Il galleggiante concluse i suoi giorni il  26/12/1955, quando venne ammainata dall’albero la bandiera dell’Adria. 
		        cliccare sull'immagine per ingrandirla
   
	          Nel  1946-1947 iniziarono con il supporto finanziario del G.M.A. i lavori per la  costruzione del pontile Istria e solo successivamente delle sedi nautiche in  muratura. Il progetto generale venne curato dal geom. Silvio Ernè e, per  l’Adria, dall’Ing. F. Rizzi (che anni più tardi sarà anche Presidente del  sodalizio), il quale, tenendo conto delle necessità di svago dei soci, ebbe a  creare al primo piano un ampio salone, pavimentato con lastroni di marmo da lui  stesso donati.       
	                      cliccare sulle immagini per ingrandirle 
	              La  nuova sede in muratura dell’Adria venne inaugurata il 22/1/1956 ed ancora  resiste, dopo oltre 60 anni, alle ingiurie del tempo, grazie anche a lavori di manutenzione straordinaria, sia  sulle strutture esterne che interne, eseguiti nell’ambito del progetto di restyling delle Rive. 
	           
		       
		     	       |