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On. Avv. RICCARDO GEFTER-WONDRICH

 
 

On. Avv. Riccardo Gefter-Wondrich

La presidenza del dott. Maramaldi non soddisfece appieno le autorità. Ritenuto opportuno "un periodo di reggenza affinché alcune ombre, che ora annebbiano il nome dell'ADRIA, possano svanire" con decorrenza giugno 1931 venne disposta la sostituzione del dott. Maramaldi e la nomina in sua vece dell'avv. Riccardo Gefter-Wondrich.

L'avvocato, già socio del Rowing Club Triestino (l'attuale Soc. Canottieri Trieste), noto sportivo del remo per aver, tra l'altro, compiuto il raid Trieste - Torino risalendo i fiumi, era apprezzato dai soci dell'ADRIA che lo consideravano un amico. Da vero sportivo si affezionò alla società e seppe reggerla egregiamente e difenderla nei confronti di quelle autorità che ne volevano la chiusura. Grazie a lui l'ADRIA, anziché subire la triste sorte del Club Hansa, può essere annoverata tra le società sportive centenarie d'Italia.

Per questa ragione oltre che per molti altri meriti i soci nell'Assemblea Ordinaria del 1965 vollero nominarlo Presidente Onorario della Socità.

Egli mantenne nei suoi consigli direttivi gli elementi più validi della vecchia guardia (Ivanissevich, Berta, Krauseneck) chiamando tuttavia a collaborare con lui anche altri validi soci. Tra questi si ricorda il dott. Paolo Rutter che darà il suo apporto alla società quale membro direzionale anche nel periodo successivo al secondo conflitto mondiale.

Nel 1940 l'avv. Gefter-Wondrich lasciava provvisoriamente Trieste per importanti incarichi, facendovi ritorno solo alla fine del 1942. Durante la sua assenza l'ADRIA venne retta da presidenti sostituti: il vice-presidente Milano degli Ivanissevich e in sua assenza (1941) da Giulio Notarangelo, presidente del Dopolavoro Canottieri Adria (sciolto nel 1944).


Biografia a cura di Enrico von Widmann tratta dal libro

“Il centenario della Società Triestina Canottieri ADRIA”